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L’Associazione “Gruppo 16 Giugno 1944”

come fu per il 30 giugno 1960 anche oggi è pronta a scendere in piazza contro il proclamato raduno fascista nella nostra città. I protagonisti della Resistenza Operaia del 1943-’45 gli scioperanti ed i sabotatori contro i nazifascisti che occupavano le fabbriche genovesi, dapprima minacciati e poi deportati come lavoratori coatti nei territori del III Reich - furono rastrellati in 1288 quel venerdì di giugno -, sono ora ovviamente un numero alquanto ridotto. I loro figli ed i nipoti tuttavia, cresciuti nel ricordo dei fatti di allora e in nome dei valori conquistati con la Resistenza non possono accettare che il “diritto di esprimersi”, avanzato in proposito dal Presidente della Regione Toti, superi il dovere di rispettare ed ascoltare i moltissimi che del fascismo e dei fascisti furono vittime. Qualora poi il raduno non si facesse, potrebbe essere occasione per ricordare e meditare sulle tendenze qualunquiste o destrorse che hanno presa in Europa, e non solo, e ricordare che nessun Paese ha bisogno dell’uomo forte per risolvere i propri problemi. In Italia, in particolare, contro le nostalgie di alcuni che certi sondaggi danno in crescita, basterebbe l’impegno a rendere vero ed attuale l’articolo 1 della Costituzione dove recita che la “sovranità appartiene al popolo”.